Più di 320 mila persone hanno ottenuto fino a febbraio di quest'anno la cittadinanza spagnola attraverso la cosiddetta Legge dei Nipoti. Così va a Cuba e nei casi pendenti in un anno cruciale per gli interessati.
Alla data del 28 febbraio 2025, più di 320.000 persone sono state approvate per ottenere la cittadinanza spagnola grazie alla Legge sulla Memoria Democratica, comunemente nota come Legge dei Nipoti.
Ecco come segnalato Xavier Martí, vicepresidente secondo del Consiglio Generale della Cittadinanza Spagnola all'Estero, durante la sua intervento davanti all'assemblea del CGCEE.
Secondo i dati ufficiali del Ministero degli Affari Esteri, fino al 28 febbraio 2025 sono state ricevute circa 678.000 richieste di cittadinanza spagnola attraverso la rete consolare.
Di loro, sono stati già approvati circa 320.000 fascicoli e sono stati iscritti più di 200.000 nuovi cittadini nei registri civili consolari.
Questi numeri riflettono il grande impatto della Legge dei Nipoti sulle comunità discendenti di spagnoli all'estero, soprattutto in America Latina e Cuba, tra le prime.
Xavier Martí ha sottolineato lo sforzo che stanno compiendo gli uffici consolari, in particolare quelli situati nel contesto iberoamericano, per assistere tutte le persone aventi diritto di optare per la cittadinanza spagnola ai sensi della Legge della Memoria Democratica.
Nazionalità spagnola secondo la Legge dei Nipoti fino a ottobre di quest'anno
Inoltre, Martí ha annunciato l'implementazione di uno strumento informatico che consentirà di registrare tutti gli appuntamenti richiesti per il rilascio della cittadinanza, anche se questi si svolgono dopo il 26 ottobre 2025, data limite stabilita dalla Disposizione Addizionale Ottava della legge.
Questo strumento è già in funzione presso ambasciate e consolati chiave come quelli di Costa Rica, Guatemala, Bogotá, Monterrey e Montevideo, e presto sarà esteso a più di una dozzina di altri consolati.
Parallelamente, avanza il processo di digitalizzazione del Registro Civile Consolare mediante l'implementazione di Dicireg, una nuova piattaforma tecnologica che già opera in 81 uffici consolari e fornisce servizio a 1,8 milioni di spagnoli residenti all'estero.
Dicireg consente di ottenere certificati in modalità telematica, eliminando la necessità di recarsi fisicamente presso i consolati o di inviare documenti cartacei tra uffici.
Infine, Martí ha anticipato che il Ministero degli Affari Esteri sta lavorando a una nuova sede elettronica che faciliterà l'accesso alle pratiche consolari e a una cartella consolare digitale da cui i cittadini potranno seguire le loro pratiche in modo rapido.
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